Sagrantino di Montefalco I Cru in etihetta
Parte da Montefalco, città d'arte umbra, il progetto pilota che potrebbe portare, entro la fine del 2010, la classificazione col sistema francese dei crù sulle etichette del Sagrantino di Montefalco Docg. Il Consorzio di tutela dei vini di Montefalco è stato infatti incaricato dal ministero delle Politiche Agricole di condurre una sperimentazione per una classificazione dei vini prodotti a Montefalco con un sistema che ricalca quello dei cru francesi. Le bottiglie prodotte nel territorio della Docg Sagrantino di Montefalco verranno classificate in via sperimentale secondo tre criteri: la qualità, la notorietà e il prezzo delle singole etichette. Questa iniziativa di ricerca sarà realizzata in collaborazione con l'Università di Firenze, con progetto coordinato da Vincenzo Zampi. «Si tratta di un'attività estremamente innovativa - ha sottolineato il direttore del Consorzio di Tutela Vini Montefalco Luigi Bonifazi - per un Sagrantino alla maniera delle eccellenze di Bordeaux Saint-Emilion. Una classificazione su base volontaria che fornirà al consumatore elementi in più di scelta che spiegano il prezzo finale e la base gustativa». Inoltre, tra i nuovi progetti avviati dal Consorzio umbro, una ricerca triennale sulla tracciabilità del vitigno Sagrantino, a cura dell'Istituto Agrario di San Michele all'Adige. L'iniziativa, cominciata con la vendemmia 2008, ha l'obiettivo di garantire il consumatore assicurando sul mercato la presenza di vini ultra-certificati, ottenuti dall'impiego di sole uve sagrantino.
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