Cruasè, un nuovo spumante rosè naturale
E' in arrivo un nuovo spumante rosè naturale, si chiama Cruasè, un crudo esclusivamente da uve a bacca rossa, pinot nero, di classe Docg. E a produrlo sono i viticoltori aderenti al Consorzio tutela vini Oltrepò Pavese che, come ha detto il direttore Carlo Alberto Panont in occasione della presentazione in anteprima a Roma alla Città del gusto, segnano così un netto segno di discontinuità con le pratiche del mischio di uve, o mescolanza di vini, consentite per le bollicine rosè. Il nome collettivo, depositato presso la camera di commercio e in diversi Paesi, deriva dalla fusione tra Cru e Rosè e valorizza la storica vocazione vitivinicola del territorio dove Cruà era il nome del vino/vitigno per eccellenza prodotto nell'Oltrepò Pavese nel '700. Questo nuovo prodotto-simbolo del Consorzio pavese, ha raccontato Panont, «nasce con un progetto di cinque anni fa, al mio ritorno in Oltrepò dopo l'esperienza di successo in Franciacorta col Saten, con l'obiettivo di superare il sia pur favorevole momento-moda e farne uno strumento di identità territoriale». Area che comprende 42 Comuni con 13 mila ettari vitati configurandosi come la terza Doc d'Italia - dopo Chianti e Asti - ma qui viene prodotta solo una denominazione, di fatto una provincia viticola unica. In Italia sono coltivati a pinot nero 3.800 ettari e di questi ben 3.000 proprio nell'Oltrepò, terzo polo al mondo dopo Champagne e Bordeaux. Per gli enoappassionati romani, il debutto in società del Cruasè avverrà sabato 28 in una grande degustazione alla Città del gusto del Gambero Rosso di oltre 45 etichette tra Cruasè, Oltrepò metodo classico e Op pinot nero.
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