Cala del 2% il consumo di vino in Italia sedondo Coldiretti
Il consumo familiare di vino si è ridotto complessivamente del 2 per cento, ma è aumentato dell'1,8 per cento l'acquisto di bottiglie di vini a denominazione di origine confezionati (Doc/Docg) che ha praticamente raggiunto in valore quella per i vini da tavola, sulla base dei dati Ismea/AcNielsen relativi al 2008.
Lo afferma la Coldiretti, in occasione della divulgazione dei dati Istat sul consumo di alcol in Italia, nel sottolineare che «occorre investire nella prevenzione promuovendo la conoscenza del vino, a partire dai giovani, per fermare gli abusi, spesso provocati dal consumo di bevande alcoliche mascherate da bibite alla frutta». L'esperienza dimostra, sottolinea l'organizzazione agricola, «l'efficacia della formazione» poichè tra molti giovani si sta anche affermando un consumo responsabile di vino che è divenuto l'espressione di uno stile di vita «lento, attento all'equilibrio psico-fisico». E il fatto che si stima che almeno il 40 per cento degli oltre 30mila sommelier italiani sono giovani, dimostra, secondo la Coldiretti, che cresce tra le nuove generazioni la cultura della degustazione consapevole del vino.«Bisogna invece fermare - conclude la Coldiretti - la diffusione di cocktail, superalcolici e 'alcolpops', e le bibite mascherate da innocui analcolici 'ready to drink' che, presentandosi con una immagine accattivante di divertimento e socializzazione, favoriscono poi gli eccessi».
Lo afferma la Coldiretti, in occasione della divulgazione dei dati Istat sul consumo di alcol in Italia, nel sottolineare che «occorre investire nella prevenzione promuovendo la conoscenza del vino, a partire dai giovani, per fermare gli abusi, spesso provocati dal consumo di bevande alcoliche mascherate da bibite alla frutta». L'esperienza dimostra, sottolinea l'organizzazione agricola, «l'efficacia della formazione» poichè tra molti giovani si sta anche affermando un consumo responsabile di vino che è divenuto l'espressione di uno stile di vita «lento, attento all'equilibrio psico-fisico». E il fatto che si stima che almeno il 40 per cento degli oltre 30mila sommelier italiani sono giovani, dimostra, secondo la Coldiretti, che cresce tra le nuove generazioni la cultura della degustazione consapevole del vino.«Bisogna invece fermare - conclude la Coldiretti - la diffusione di cocktail, superalcolici e 'alcolpops', e le bibite mascherate da innocui analcolici 'ready to drink' che, presentandosi con una immagine accattivante di divertimento e socializzazione, favoriscono poi gli eccessi».
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