Buona vendemmia nel 2009 ma prezzi del vino in diminuzione

La vendemmia del 2009 sarà a livello quantitativo in linea con quella dello scorso anno e a livello qualitativo molto buona. Lo riferisce Assoenologi sottolinenado che la produzione complessiva sarà tra i 63 e 65 milioni di quintali di uva che porteranno alla realizzazione di circa 46,3 milioni di ettolitri di vini e mosti, a causa della crisi però i prezzi dei vini si abbasseranno mediamente del 15-20%. Una tendenza quella del «costante decremento dei prezzi all'ingrosso», dice il direttore generale di Assoenologi Giuseppe Martelli, che, se «nel primo trimestre del 2009 ha già ridotto il valore delle esportazioni italiane di vino del 9,2% rispetto al 2008», ha però permesso di mantenere i volumi che, nello stesso periodo, hanno ceduto appena lo 0,3%. Ma se questa politica di riduzione dei prezzi dei vini finora ha permesso di «vendere il prodotto e diminuire sensibilmente le scorte in alcune zone e cantine», alla lunga «non potrà non avere conseguenze sulla sostenibilità finanziaria di molte imprese», con prezzi che «per la stragrande maggioranza delle tipologie di vini doc - dice ancora il direttore di Assoenologi - saranno abbattuti con punte anche del 15-20% rispetto al 2008». Riguardo alla raccolta, l'altalenante andamento del clima e le punte di calore registrate ad agosto, non solo hanno anticipato la vendemmia ma l'hanno anche differenziata longitudinalmente, dividendo l'Italia tra una parte occidentale, ovvero sul versante del Tirreno, che ha registrato incrementi compresi tra il 5 ed il 10% rispetto al 2008, ed una parte orientale, ovvero quella adriatica, segnata da decrementi di produzione compresi tra il 5 ed il 10%.