Il 32% dei vini della campagna 2009-10 rientra nelle nuove norme europee Dop e Igp

Circa il 32% dei vini prodotti nella campagna 2009-2010 rientreranno nelle nuove denominazioni d'origine del vino introdotte dalla riforma europea entrata in vigore l' 1 agosto 2009. Lo riporta Fedagri-Confcooperative, secondo cui a fronte di una produzione attesa di 46,6 milioni di ettolitri, saranno 15 milioni quelli inclusi nel regolamento comunitario 607-09 che introduce le Dop e Igp, dando però ai produttori la possibilità di conservare le vecchie Docg, vini Doc e Igt. Il 60% dei vini protettìi secondo l'organizzazione, saranno prodotti dalle regioni del Nord, il 23 dal centro e il 17% nelsud. Secondo Fedagri, la nuova disciplina di controllo ha dato origine, in questi primi giorni di attuazione, a non poche situazioni di incertezze e problemi applicativi. Per risolverle, ha reso noto il presidente dell'organizzazione Paolo Bruni, oggi si è svolto un incontro al Mipaaf con la filiera vitivinicola, presente il Capo di Gabinetto Ambrosio. L'obiettivo era anche verificare il numero degli organismi di controllo ad oggi riconosciuti (una decina circa, a cui si aggiungono le Camere di Commercio che hanno presentato la richiesta). È a questi organismi di controllo che è affidata la verifica della corrispondenza dei vini cosiddetti di qualità con i rispettivi disciplinari di produzione. «Durante l'incontro - riferisce Bruni - sono state anche discusse alcune possibili soluzioni alle difficoltà di applicazione avvertite dagli operatori vitivinicoli derivanti dal nuovo sistema di controllo che è del tutto nuovo e di non semplice attuazione».