Vini doc: Il vino italiano rappresenta il 17% delle produzione mondiale

Nel mondo il 17% dei vini è italiano. In Italia si producono mediamente 50 milioni di ettolitri di vino che nell' Unione Europea allargata a 27 paesi rappresenta il 28% dell' intera produzione. Numeri importanti snocciolati da Giancarlo Prevarin, presidente di Assoenologi all' inaugurazione del 64esimo congresso dell'associazione nazionale di categoria, oggi 30 maggio 2009.
"Il vino italiano all' estero piace, tanto che le nostre esportazioni, per dieci anni e fino al 2002, sono ininterrottamente cresciute raggiungendo insperati traguardi», sottolinea Prevarin. Negli ultimi 20 anni la produzione di vini doc a denominazione di origine è passata dal 12 al 33%, quella a Indicazione geografica tipica ha raggiunto il 28% e quella dei vini generici da tavola è scesa dall'88% del 1986 al 39% di oggi."ANonostante la crisi mondiale il settore vitivinicolo italiano sta meglio di tutti gli altri d'Europa. Nonostante la dismissione di 500 mila ettari di vigneti in 20 anni, la dispersione della promozione, che purtroppo caratterizzano il comparto. Pensiamo quali risultati potremmo ottenere - dice infine Prevarini - se ci fosse più gioco di squadra, più trasparenza, più critica obiettiva e costruttiva arriveremo ancora piu' in alto".

Il prosecco doc festeggia i 40 anni.

Il prosecco doc festeggia i 40 anni. Era il 1969 infatti l'anno in cui i produttori di Conegliano Valdobbiadene sentirono l'esigenza di darsi un'identità con la Doc per il loro vino, il Prosecco.
Le colline di Conegliano Valdobbiadene oltre ad essere la culla della storia di questo vitigno, sono anche un patrimonio paesaggistico straordinario. A dimostrazione di questo, il Consorzio di Tutela si è fatto promotore della candidatura a Patrimonio Unesco, che verrà presentata a fine maggio. Oggi, come sottolineato dal direttore del Consorzio Giancarlo Vettorello, «non esiste in Italia un territorio che abbia ottenuto questa qualifica grazie alla viticoltura. L'area di Conegliano Valdobbiadene, secondo i tecnici, possiede i requisiti per vincere questa sfida con il proprio valore ambientale. La coltivazione della vite sul territorio è documentata da almeno 1000 anni e, ancor oggi, la viticoltura è l'elemento che caratterizza il territorio, tanto che nel 2003 qui è nato il primo distretto spumantistico».

La mostra vini doc del Trentino dal 15 al 18 maggio a Trento

La 73/a Mostra Vini Doc del Trentino proporrà 243 prodotti di 60 produttori nell'ambito di quattro giorni di degustazioni ed incontri, in calendario dal 15 al 18 maggio 2009 al Teatro Sociale a Palazzo Roccabruna, a Trento. A disposizione del pubblico vi saranno 27 spumanti, 86 vini doc bianchi, 3 vini rosati, 81 vini rossi, 11 vini dolci e 35 grappe e distillati. A fare la parte del leone, numericamente, sono i 26 spumanti Trento Doc. Vi sono poi 24 Mueller Thurgau (19 Doc), 16 Terlodego (13 Doc), 16 uvaggi rossi, 12 Marzemino e Lagrein. Un solo prodotto per Vino Santo, Schiava, Syrae, Kerner, Riesling, Foja Tonda, Sorni e Groppello. Tra le iniziative collaterali Paolo Benati, anima del settore per Trentino Spa, ha segnalato tre incontri a tema sulle strade del vino e dei sapori, tre anteprime riguardanti manifestazioni 2009 legate al vino (Merlot ad Aldeno e Muller Thurgau a Cembra), otto incontri di degustazione con realtà che ruotano attorno al mondo del vino (sommelier, Onav, Aspi), due laboratori del gusto e altri due appuntamenti denominati «Mangiare con... TrentoDoc». Sono più 17 i locali del centro storico della città che proporranno l'Happy TrentoDoc nella quattro giornate della Mostra. Il biglietto d'ingresso è stato fissato in 12 euro al teatro Sociale (degustazioni libere) e in 5 euro al palazzo Roccabruna (ogni cinque degustazioni).

I vini doc dell' Emilia Romagna vanno a Londra

I vini doc dell'Emilia-Romagna sbarcano a Londra. Venti aziende vinicole regionale parteciperanno fino al 14 maggio 2009 alla29/a edizione del 'London International Wine Fair', la più importante rassegna enologica britannica, frequentata ogni anno da circa 20.000 operatori professionali (buyer della grande distribuzione, importatori, ristoratori, sommelier, ecc.), di cui il 25% provenienti da paesi fuori dal Regno Unito, in particolare Irlanda, Norvegia, Svezia, Danimarca e Olanda, ma anche dal nord America e dall'Asia. Un palcoscenico prestigioso, dunque, ma anche una concreta opportunità commerciale per le piccole imprese del settore offerta da Deliziando, il progetto per promuovere sui mercati esteri il meglio dell'enogastronomia made in Emilia-Romagna che vede riuniti Regione, Ice (Istituto per il commercio con l'estero) e Unioncamere dell'Emilia-Romagna, affiancati dall'Enoteca regionale di Dozza e dai principali Consorzi di tutela dei prodotti tipici e dal Cso (Centro servizi ortofrutticoli) di Ferrara. Lo stand istituzionale della Regione all'interno del quartiere fieristico londinese di Excel vedrà la partecipazione di aziende provenienti dalle principali aree viticole del territorio emiliano-romagnolo. «Il mercato del vino nel Regno Unito - sottolinea l'assessore regionale all'agricoltura, Tiberio Rabboni - vale oggi 4,5 miliardi ed è uno dei più importanti in Europa. Secondo recenti studi la Gran Bretagna nei prossimi anni diventerà il primo Paese importatore di vini al mondo, davanti a Germania, Stati Uniti, Russia e Olanda». «L'export vinicolo dell'Emilia-Romagna - prosegue l'Assessore - è in costante crescita: nel 2008 si è attestato sui 240 milioni (+2,6%) e la Gran Bretagna, con un valore di circa 6,5 milioni nel 2007 per i vini doc in bottiglia, è il quinto mercato estero per importanza. La partecipazione dei nostri produttori alla Liwf e alle principali fiere agroalimentari internazionali punta a consolidare anche all'estero l'immagine di qualità e la notorietà che i nostri vini d'eccellenza hanno ormai da tempo acquisito in Italia, come testimoniano le dodici medaglie, di cui sette d'oro, conquistate al recente Vinitaly». Un palmares secondo soltanto a quello conseguito dal Veneto. Il calendario degli eventi e degli incontri d'affari per i produttori nel corso della tre giorni londinese s'annuncia fittissimo, come è sempre avvenuto nelle tre precedenti partecipazioni della Regione Emilia-Romagna alla Liwf, grazie anche alla pluriennale partnership con la 'Wine & Food Academy', l'associazione che raggruppa tutti i principali operatori del settore (distributori, ristoratori, importatori, sommelier e chef) del Regno Unito. E, ovviamente, non potranno mancare le degustazioni guidate dei vini tipici - dal Pignoletto dei Colli Bolognesi ai Lambruschi modenesi e reggiani, dal Gutturnio piacentino al Sangiovese di Romagna - in abbinamento con le classiche specialità gastronomiche emiliano-romagnole come il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma, l'olio extravergine d'oliva di Brisighella, l'Aceto balsamico tradizionale di Modena e Reggio Emilia e via degustando. Deliziando sbarca nella capitale britannica dopo aver già fatto tappa quest'anno al Prodexpo di Mosca (dal 9 al 13 febbraio), al Vinitaly di Verona (2-6 aprile), alla Borsa dei vini doc italiani a Praga (21 aprile) e Budapest (23 aprile) e nei giorni scorsi, alla Hofex di Honk Kong (6-9 maggio).

Apre il Rome wine festival, rassegna di vini doc italiani

Tutto pronto alla città del gusto di Roma per l'edizione 2009 del Rome Wine Festival che si terrà il 9 e 10 maggio 2009. Oltre 110 produttori di vini doc presenteranno le loro 500 etichette che i visitatori avranno la possibilità di degustare. Si potranno anche scoprire i vini francesi della Valle del Rodano, biologici e biodinamici, che , in una degustazione guidata dall'esperto vitivinicolo Paolo Zaccaria, saranno messi a confronto con i vini delle 5 province laziali. Lo scorso anno il Roma Wine Festival registrò 7.000 visitatori qualificandosi già alla prima edizione, come sottolineato dal presidente di Grh Paolo Cuccia «il biglietto da visita della ricchezza della cultura enologica italiana». Un confronto molto atteso dagli enoappassionati che potranno incontrare i grandi nomi dei vini doc italiano, come i Consorzi del Brunello di Montalcino e quello di tutela Vino Bianco di Custoza, oppure l'abruzzese Masciarelli, la Puglia dei Conti Zecca e i siciliani Firriato e Donnafugata. Già superata a pieni voti, presso l'enoteca regionale Palatium, la prova di abbinamento tra la cucina regionale, dalla pasta all'amatriciana all'agnello con patate viterbesi al forno, e i blasonati vini doc francesi Chateauneuf-du-Pape e Gigondas. «Proseguiamo così la nostra attività di promozione dei vini del Lazio - ha concluso il Commissario Straordinario di Arsial Massimo Pallottini - in un appuntamento che farà incontrare operatori con un pubblico qualificato di consumatori, premiando con gli Awards 2009 le professionalità del settore».

Vini doc, undicesima edizione oscar del vino a roma

L'undicesima edizione del Premio Internazionale del Vino (precedente Oscar del Vino) presenta i candidati alla vittoria finale. Grazie alle migliaia di preferenze arrivate dai lettori di Duemilavini, che hanno potuto esprimere il loro parere attraverso la scheda inserita all'interno della Guida, alla sede dell'Associazione Italiana Sommelier di Roma si è giunti alla selezione dei 3 finalisti nelle 11 categorie del Premio. I vincitori verranno proclamati durante la cerimonia di premiazione che avverrà domenica 31 Maggio 2009 nei saloni dell'Hotel Rome Cavalieri. Cerimonia che sarà poi trasmessa interamente su RaiUno domenica 7 Giugno. I finalisti nelle 11 categorie che si contenderanno il Premio Internazionale dei vini doc sono, per i bianchi: Colli Orientali del Friuli Rosazzo Terre Alte 2006 di Livio Felluga - Fiano di Avellino Vigna della Congregazione 2006 di Villa Diamante - Villa di Chiesa 2006 di Cantina Santadi; per i rossi: Barolo Brunate Le Coste 2004 di Giuseppe Rinaldi - Boca 2004 di Le Piane - d'Alceo 2005 di Castello dei Rampolla; per i dolci: Diamante d'Almerita 2007 di Tasca d'Almerita - Muffo 2006 di Sergio Mottura - Recioto di Soave Suavissimus 2005 di Nardello. Gli altri finalisti sono, per i rosati: Elatis 2007 di Burlotto / Il Rogito 2006 di Cantine del Notaio / Vigna Mazzì 2006 di Rosa del Golfo, per i vini spumanti: Brut Grand Cuvée 2005 La Palazzola - Franciacorta Cuvée Annamaria Clementi 2001 Cà del Bosco - Franciacorta Extra Brut 2001 Ferghettina, per il miglior rapporto qualità prezzo: Dolcetto d'Alba Piano delli Perdoni 2007 di Fratelli Mossio - Làvico 2005 di Duca di Salaparuta - Pian del Ciampolo 2006 di Montevertine, per il vino estero: Champagne Brut Cuvée S 1997 di Salon / Colchagua Valley Malbec Reserva 2007 di Viu Manent / Riesling Auslese Wehlener Sonnenuhr 2002 di Joh. Jos. Prum, in qualità di azienda e produttore: Drei Donà Tenuta La Palazza di Claudio Drei Donà - La Scolca di Chiara e Giorgio Soldati - Le Macchiole di Cinzia Merli, per la categoria giornalista/Scrittore: Carlo Cambi - Fabrizio Carrera - Francesco D'Agostino, per ristorante / Carta dei Vini: Castello Malvezzi di Brescia - Da Vittorio di Brusaporto - Vissani di Baschi e come sommelier: Roberto Anesi del Ristorante El Pael di Canazei - Roberto Franceschini del Ristorante Romano di Viareggio - Giovanni Sinesi del Ristorante Reale di Rivisondoli.

Sta per arrivare la nomina a vini doc per il Verdicchio di Jesi

Sta per arrivare la nuova nomiva vini docg per il Verdicchio dei Castelli di Jesi e del Verdicchio Matelica, che sono attesi per la degustazione finale. A riportarlo sono Coldiretti Marche e l'Istituto Marchigiano di Tutela, in vista dell'appuntamento che sabato 16 maggio 2009 vedrà all'enoteca regionale di Jesi la degustazione dei 26 campioni dei vini doc prelevati nei giorni scorsi in altrettante aziende agricole alla presenza di funzionari ministeriali, regionali e delle Camere di Commercio di Ancona e Macerata accompagnati dal direttore dell'Imt, l'enologo Alberto Mazzoni. Dieci esperti nazionali avranno il compito di attestare il particolare pregio delle produzioni dei vini doc, consentendo di poter proseguire nell'iter. Coldiretti ricorda che secondo le nuove regole europee della Organizzazione comune di mercato per il vino, Verdicchio dei Castelli di Jesi e Verdicchio di Matelica saranno tra gli ultimi potersi fregiare del titolo di Docg a livello nazionale. Dal 1 agosto tutte le nuove denominazioni diventeranno Dop.

La più grande cantina di vini doc a Firenze

La cantina di vino più grande d' Europa si trova a Sambuca, vicino Firenze e servirà a creare un polo d' eccellenza nell' ambito della ricerca e nella produzione di vini doc. La Cantina è attrezzata per riprodurre in scala i processi di vinificazione delle uve valutandone l'effetto sulla qualità dei vini doc di alcune tecniche di produzione, sia tradizionali che innovative. La struttura conta 76 vinificatori da 10 ettolitri cadauno e 148 serbatoi da 100 litri per lo stoccaggio dei vini sperimentali. Questi aspetti fanno della struttura la più grande realtà del settore a livello europeo. Un'ulteriore linea di ricerca approfondisce le caratteristiche qualitative delle uve al momento della vendemmia. La cantina è stata inaugurata oggi dal presidente del Consorzio Tuscania Guido Folonari che ha ricordato come «le attività si sviluppano su due filoni principali: la sperimentazione viticola in vigna e la ricerca enologica» e che la struttura rappresenta «il frutto di una formidabile sinergia tra sistema pubblico e privato».

Oltrevini, rassegna di vini doc dal 8 maggio 2009

A Casteggio (Pavia) è stata presentata l'edizione 2009, la 39ma, di OltreVini, rassegna enologica promossa dalla Società Casteggio Servizi, con l'intento di promuovere le aziende del territorio, produttrici dei rinomati vini doc oltrepavesi. La kermesse sarà ospitata nella Certosa Cantù, a Casteggio. L'inaugurazione è in agenda per la serata dell' 8 maggio 2009; al concerto di musica classica che si terrà nella Chiesa di San Pietro Martire, seguirà, alle 22, il taglio del nastro alla presenza delle autorità regionali, provinciali, locali e del giornalista Paolo Massobrio. Sabato e domenica ampio spazio sarà dedicato alle degustazioni guidate di vini doc: dagli autoctoni dell' Oltrepo Pavese, alla versatile bonarda, dal buttafuoco storico al riesling, passando per gli spumanti rosati e il caratteristico pinot nero. Gli spazi espositivi e l'enoteca di OltreVini saranno aperti sabato dalle 10 alle 23 e domenica dalle 10 alle 19.

Vini doc dell Fattoria Sorbaiano di Montecatini

Nasce il premio «Le Gemme di Sorbaiano». Si tratta di una bottiglia particolare di vino doc che, interpretata da un famoso artista, sarà consegnata ogni anno a una personalità di spicco. È questa la nuova idea della Fattoria Sorbaiano di Montecatini Val di Cecina, in provincia di Pisa. Quest'anno sarà il maestro Carlo Pizzichini a interpretare l'opera e ColleVilca Cristalleria a realizzarla. Il premio verrà assegnato al grande chef Luciano Zazzeri. La consegna ufficiale avverrà durante I Sapori della Valle, la rassegna enogastronomica che animerà sabato 23 e domenica 24 maggio 2009 lo splendido borgo di Montecatini Val Di Cecina. Due giorni ricchi di degustazioni di vini doc, spettacoli e saranno allestiti anche alcuni stand per la vendita di prodotti dell'artigianato e dell'enogastronomia locale. Il Comune aprirà le porte alla premiazione consegnando la bottiglia pregiata di vino doc ad un personaggio pubblico. Una copia della bottiglia arricchirà la cantina di Sorbaiano trasformandola, anno dopo anno, in un piccolo museo di vino e di arte. «Sorbaiano -ha dichiarato Grazia Piccolini della Fattoria Sorbaiano vuol dare il proprio contributo al territorio della Val di Cecina, particolarmente bello e vocativo alla vitivinicoltura. Con questo premio uniamo idealmente le produzioni enologiche, il paesaggio e l'arte». Come ogni anno la rassegna offrirà l'opportunità di scoprire i prodotti locali e conoscere meglio il borgo e il territorio. A partire dalle visite guidate al Museo delle Miniere, un «viaggio al centro della terra» in quella che fu la più importante miniera di rame in Europa.

Sulle etichette di vino doc Barolo informazioni aggiuntive

Sulle etichette delle bottiglie di vino doc Barolo potranno essere scritte le menzioni geografiche aggiuntive, che daranno indicazioni più precise sui vini. A esprimere il parere favorevole sulle delimitazioni dei confini di produzione è stato il Comitato Vitivinicolo Regionale, su proposta del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero. «Delimitare le menzioni geografiche aggiuntive del Barolo - commenta Claudio Rosso, presidente del Consorzio - è stato un compito assai arduo, raggiunto con fatica per tenere conto delle tante e diverse esigenze espresse dai produttori. Lo riteniamo un successo importante che gioverà sia ai produttori sia ai consumatori».